Presov La città di Presov si trova nella Slovacchia orientale, circondata dalla vallata di Kosice, dai monti di Slanske e di Saris. E la terza città più grande della Slovacchia e allo stesso tempo è il capoluogo della regione più grande della Slovacchia.

Gli inizi della colonizzazione di questo territorio risalgono all'epoca dell'età della pietra e sono documentate con importanti scoperte archeologiche, trovate nella valle di fiume Delna. Altre prove dell'esistenza di popolazioni nella zona di Presov arrivano dall'epoca del bronzo e lo documentano altre scoperte archeologiche, come per esempio la scoperta di oggetti in bronzo, di oggetti in ceramica, ma anche di coltellini di ferro e di spille. La scoperta delle monete d'oro e d'argento romane è una delle prove più importanti dell'esistenza dei rapporti economici nel territorio di Presov con l'impero romano. A cavallo dell'VIII e IX secolo questa zona fu insediata dai Slavi.

All'inizio del XII secolo faceva parte dello stato Ungherese. La prima notizia scritta della città risale al 1247 nel documento del re Bela IV. Nello stesso secolo, nel 1299, il re Andrea III diede a Presov i diritti di città. Nel 1374 grazie ai diritti avuti dal re Lodovico I Presov divenne città regia libera. Il XIV e il XV secolo significò per la città una prosperità economica eccezionale. Furono fondate le corporazioni degli artigiani della pelle, dei fabbri, dei sarti, dei calzolai, etc. A quei tempi si occupavano di artigianato quasi 2000 persone.

Nel 1455 la città ha ricevuto dal re Ladislao Pohrobok il suo primo stemma civico. Grazie alla prosperità economica della città il XV secolo significò per Presov anche sviluppo nell'edilizia. Furono costruite numerose case borghesi riccamente decorate.

Lo sviluppo della città nel XVI e XVII secolo fu influenzato dalle riforme e dalle insurrezioni antiasburgiche. La città fu segnata anche di disastri naturali, dalla peste, da incidenti e la sua decadenza si acuiva con il passare degli anni. L'anno 1687 entrò nella storia come "il macello di Presov", quando furono giustiziati 24 borghesi e nobili di aver sostenuto il ribelle Imre Thököly (capo della insurrezione antiasburgica), come l'avvertimento per gli altri cittani.

La città ha cominciato a rivivere alla fine del XVIII e all'inizio del XIX secolo, quando il numero degli abitanti di Presov aumentò grazie agli immigrati venuti da altre città. Con la fondazione della diocesi greco-cattolica nel 1816, cominciarono ad arrivare i Ruteni ed alla fine del XVIII secolo fu creata una importante comunità ebraica. La zona di Presov era conosciuta per la produzione di sale, cosa molto importante anche per la prosperità economica della città.

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